/TANTE PROPOSTE

Ho amato la moda osservando mia nonna prepararsi per uscire. Mi improvvisavo venditrice professionista sempre intorno per consigliare cosa scegliere, aiutare con gli abbinamenti e aggiustare pieghe inesistenti. Ho continuato la carriera nei negozi immaginari di casa mia per qualche anno, aprendo gli armadi e proponendo le ultime tendenze a mia sorella più piccola, che si sacrificava volentieri nel ruolo di cliente. Crescendo il curriculum della me bambina si è arricchito di esperienze frutto di tanta fantasia e di imitazioni di personaggi come Elle Woods, Miranda Priestly o Rebecca Bloomwood, riprendendo ruoli iconici dei miei amati film di moda. Avendo preso la saggia decisione di studiare ciò che mi appassionava davvero, ho incominciato a cercare con serietà una possibile professione che rendesse fiera quella bambina che per anni aveva “giocato a fare moda”. Dopo il diploma, ho creduto che trovare lavoro in questo settore sarebbe stato facile come uno dei miei giochi, ma sperimentando i vari ruoli da assistente alle prime armi, ho capito la difficoltà di inseguire i propri sogni in questo mondo vario, coinvolgente ma non così pieno di opportunità come si sente dire. Nella moda puoi lavorare disegnando, creando, pianificando, progettando, presentando, vendendo, fotografando, scrivendo, allestendo, sistemando. Nella moda puoi lavorare facendo un’infinità di cose. Nella moda, puoi lavorare sentendoti parte di un mondo che fa sognare tutti. Se solo farne parte fosse come inventare un gioco. 

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/MILANO, MODA E NON SOLO

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/MUST HAVE