È tempo di buoni propositi e bilanci, adesso che ci addentriamo nel mese di Dicembre. Se la magia delle feste sembra dare serenità, nel mondo del lavoro o a Milano dove mi trovo in questo momento, posso garantirvi che l’unica magia che si desidera è un miracolo improvviso pronto a risollevare le cose. La fine dell’anno porta con sé l’urgenza di tirare le somme e guardare al lavoro svolto per fare proiezioni sull’anno nuovo, lavoro che comporta spesso stress e malumori. Questa premessa non è fatta solo per giustificare eventuali miei atteggiamenti non proprio gentili degli ultimi giorni ma per creare un presupposto per l’articolo che state leggendo. Tra tutti i sostenitori del mio progetto, solo alcuni hanno a che fare con il mondo della moda, motivo per cui con i miei contenuti cerco di affrontare l’argomento in maniera leggera, focalizzandomi su interessi comuni, attualità e curiosità generali. Per i più appassionati però ogni tanto mi piace andare più nello specifico di ciò che faccio, del mio mondo e della complessità generale che il sistema moda offre oggi, sperando di catturare l’attenzione anche di chi è qui per cercare suggerimenti su prodotti da acquistare o sulle ultime tendenze. Così seguendo il trend di questo momento in cui i recap dell’anno sono dell’ordine del giorno, ho deciso di farne uno sulla moda, i suoi obiettivi raggiunti nel 2025 e le aspettative per il 2026. Facendo un po' di ricerca, ho trovato tanti articoli che parlano di come lavorare nella moda sia oggi di una difficoltà compromettente rispetto agli anni passati. Titoli come “le professioni migliori della moda” o “i segreti per lavorare nella moda” aprono diversi scenari che meritano una riflessione. Per quanto possano sembrare ottimi suggerimenti, questi titoli celano un significato preoccupante ma non dichiarato esplicitamente. Il fatto che i professionisti di questo settore abbiano bisogno di una guida per trovare il lavoro adatto è già un simbolo di come la ricerca sia complicata e i motivi di questo fenomeno sono principalmente tre: saturazione dei profili che presentano richiesta, velocità del cambiamento e barriere d’ingresso significative. I dati parlano chiaro: tantissime nuove posizioni che prevedono competenze tecniche ed esperienza molto alte provocano un’eccessiva richiesta per posti che di fatto si dimostrano limitati. Sebbene le statistiche mostrino una domanda significativa per la ricerca di nuove risorse, la difficoltà di trovare un lavoro è dettata da selezioni dure, sotto-retribuzioni, collocamenti instabili e poche prospettive di crescita. Per questo motivo tantissimi professionisti del settore si ritrovano a consultare articoli e blog che parlano di consigli e segreti per trovare il lavoro migliore, senza soffermarsi sulla necessità di trovarne almeno uno per iniziare e sperare che “migliore” sia una delle condizioni incluse nella proposta. Trovare lavoro nella moda, a Milano soprattutto, è diventato veramente difficile e le scene da film in cui lo stagista stupisce inaspettatamente con le sue idee creative che meritano applausi e promozioni non esistono nella realtà. Ben che vada, lo stagista della moda a Milano trova un pacchetto completo di 12 mesi non retribuiti, tessera fotocopie illimitata e formazione sul risparmio delle cialde da caffè per i periodi di meeting intensi. Come in ogni settore, la crisi sta colpendo duramente il mondo del lavoro e a risentirne sono i più giovani alle prime armi che, presi dallo sconforto, da un lato non si accontentano e cercano sempre di meglio, dall’altro fanno i conti con la realtà e accettano condizioni sfinenti e provvisorie. Dicembre non è solo il mese del Natale e della magia delle feste. È il mese del resoconto, positivo o negativo che sia e la moda in crisi lascia sperare solo in un totale rinnovo e nuove opportunità.