/NEL BENE O NEL MALE PURCHÉ SE NE PARLI
In un post del passato, scusandomi per il cambio di direzione rispetto ad articoli precedenti, avevo parlato del lavoro di Pier Paolo Piccioli da Valentino, non nascondendo un favoritismo nei confronti del suo gusto e della sua estetica. Il mio articolo rappresentava a suo tempo un elogio nei confronti del brand che aveva raggiunto l’apice del successo nel mondo moda coniugando tre fattori importanti: creatività, visibilità e incassi. Le aspettative nei confronti di Alessandro Michele di mantenere elevati questi elementi così importanti erano altissime fino al debutto di qualche ora fa a Parigi quando “Pavillon des Folies” ha creato pareri discordanti sulla nuova collezione SS25 e sul futuro del brand. Quello di Alessandro Michele è stato un lavoro d’archivio ben studiato che ancora una volta ha mostrato la sua innata originalità. Dietro la sua ultima collezione ci sono tante cose fatte molto bene: la ricerca degli elementi che dagli anni ‘60 hanno caratterizzato la maison, la destrezza di entrare in contatto con il nuovo e la capacità di mettere in scena uno spettacolo in cui ogni elemento ha valore solo se visto a fianco agli altri. Una collezione progettata in segreto che nel backstage ha emozionato vari professionisti che la vedevano per la prima volta come un normale pubblico. Una collezione che ha mostrato un mix di elementi estetici che riportano il gusto in mezzo al sistema ormai compromesso di una moda insipida. Una collezione che però ha anche dei lati negativi. Se Pier Paolo Piccioli aveva garantito per un po' di tempo quei tre fattori così importanti e costruito un’identità del brand forte e radicata, la nuova collezione di Michele ha per il momento distrutto questo equilibrio. Per quanto coerente con la storia del brand, la SS25 di Valentino ha messo in mostra una ricerca avvenuta troppo presto, un cambio radicale di cui il mondo della moda non aveva bisogno. Perché Valentino era una certezza e la sfilata di oggi per quanto originale e significativa di un percorso di rigenerazione, ha rotto uno schema che garantiva visibilità ed incassi e che forse andava seguito ancora per un pò di tempo.