Mercoledì mattina il mondo non ha avuto nessuna sorpresa alla vittoria di Donald Trump come 47º presidente degli Stati Uniti d’America. Quando si parla del futuro non si hanno certezze ma questa volta il popolo americano avrebbe dovuto averle. Perchè Trump è già stato presidente e durante il suo primo mandato ha causato la crescita del debito pubblico, ha minimizzato la pandemia e non sono mancate dichiarazioni razziste, misogine e xenofobe, segnale che avrebbe dovuto allarmare gli elettori del 2024 come avrebbero potuto allertare anche i 74 capi d’accusa nei suoi confronti per molestie, evasioni fiscali e chi più ne ha più ne metta. Dal momento che la storia non insegna nulla, Trump è stato rieletto e seppur la parte burocratica sia ancora lunga, in questa settimana sono già state fatte delle previsioni sul futuro del mondo con Trump alla presidenza. Nel caso del settore che mi compete, ecco quali saranno le conseguenze che coinvolgeranno la moda. In primis l’aumento dei costi su tutte le importazioni. La moda ne sarà colpita in termini di prezzi alti ed extra produzioni negli Stati Uniti per sovvertire alle spedizioni molto più care dall’estero (questi aumenti sulle importazioni riguarderanno “ovviamente” i redditi medio bassi perché i vantaggi fiscali spetteranno solo ad imprese e ricchi). Con meno regolamentazioni ambientali la moda verrà danneggiata anche dal punto di vista della sostenibilità. I brand di moda conservatori, soprattutto quelli americani, saranno valorizzati contro i progetti avanguardisti che negli anni hanno fatto di tutto per riportare alla luce tendenze del passato rielaborate in chiave moderna. Questo non si potrà fare più perché la politica di Trump parla chiaro: non c’è spazio per il nuovo e il “diverso”. Per riassumere: la moda, già in profonda crisi di valori e vendite uscirà danneggiata dalla presidenza di Donald Trump. Se c’era una speranza di progredire e imparare dai propri errori ancora una volta abbiamo permesso al lato più bigotto e arretrato di avere la meglio. La storia si ripete. L’unica cosa che ci convince delle elezioni americane: il tailleur grigio Dior di Melania.