/QUITE LUXURY

In questo momento di festa tante persone credenti o meno boccheggiano speranzosi che la citrosodina possa salvarli. I più fortunati delle mie conoscenze sono riusciti a tornare a casa per il weekend a differenza del gruppo dei temerari rimasti, come la sottoscritta, nel nord Italia dove le processioni sono meno sentite e le grigliate più contenute. Il weekend di Pasqua è sempre stato l’evento dell’anno con il più basso indice di ascolti che complice il brutto tempo causa spesso malumori non poco indifferenti. Eppure nonostante la premessa non fosse delle migliori, posso affermare con totale compiacimento di essere riuscita a fare un bel programma per arricchire la mia permanenza a Milano. La moda e l’arte sono state categoricamente inserite nel mio planner dei prossimi weekend e di conseguenza anche oggi ho deciso di non rinunciare al mio articolo domenicale, ostinandomi a portare avanti il calendario strategico studiato ad inizio anno. Purtroppo tra le corse di tutti i giorni e il mio principale lavoro, non sempre riesco a ritagliare del tempo per parlare degli argomenti di tendenza che richiederebbero un team dedicato pronto a condividere in tempo reale le notizie virali. Il team composto da me stessa ha deciso dunque di destinare ad ogni argomento uno spazio dedicato seguendo tempistiche del tutto personali e non sempre in linea con i trend del momento. Oggi il mio programma prevedeva un articolo riguardante il quite luxury, tendenza di stile di cui voglio parlare includendo una relazione con la giornata di festa che stiamo vivendo, in modo da rimanere coerente con il mio personale racconto dell’attualità. In un contesto di grigliate il quite luxury è il pranzo al ristorante non comunicato sui social, in un servizio di piatti colorati il quite luxury è il centro tavola bianco di porcellana, in una scelta casuale di tute comode e colorate il quite luxury è il prendisole colore ecrù in lino, poco adatto alle temperature ma sicuramente chic. In più larga scala il quite luxury è il brand che non fa sponsorizzazioni con influencer su tik tok, un’astronauta che non bacia terra al rientro dallo spazio, un baby shower non festeggiato, un look minimal non loggato o una manicure nude. Si tratta di una tendenza di cui non si sente parlare da un po' ma che ha preso il sopravvento nello stile, nell’arredamento di interni e nelle personalità di celebrities più o meno note che hanno come fattore comune l’interesse per uno stile di vita lussuoso scelto non per essere comunicato ma vissuto. Il quite luxury è il lusso silenzioso portato avanti da molti brand come Loro Piana, The Row, Jil Sander e molti altri che da anni propongono prodotti di lusso senza fronzoli che non necessitano a tutti i costi di un concetto dietro la realizzazione di un prodotto, ma che presuppongono l’importanza dell’essenzialità. È interessante analizzare come questo concetto di lusso sia passato in fretta dal non essere compreso a prendere il sopravvento persino in un evento riconosciuto per glitter e frange come il Coachella che nel 2025 ha rinnovato la selezione delle star e del guardaroba. Attenzione a distinguere il quite luxury dal semplice minimal, stile che per la palette di colori potrebbe trarre in inganno. Questo stile tende a mettere in luce la silenziosità, spesso sinonimo di banalità, caratteristica che il lusso non vuole sperimentare, eternamente bisognoso, nella sua sobrietà, di un immediato lascito emotivo e di una narcisistica ma velata dichiarazione del proprio status.
   
Indietro
Indietro

/TOCCO DI CLASSE

Avanti
Avanti

/DESIGN, MODA, MILANO E …