/PERFECT PLANET

Maggio è il mese perfetto, come ogni momento che precede qualcosa di bello. Negli ultimi anni a rompere l’incantesimo dell’attesa che questo mese da sempre comunica è stato il cambiamento climatico che ha trasformato la primavera, la stagione più bella per eccellenza, in un periodo mistico dove nella stessa giornata forti temporali si alternano ad altissime temperature e soprattutto dove il look giornaliero viene drasticamente rovinato da giacchette mal abbinate e felpe improvvisate. Negli ultimi anni hanno preso il sopravvento disastri ambientali, previsioni del meteo incerte e produzioni intermedie che hanno eliminato di fatto la divisione stagionale delle collezioni moda. Nonostante questo cambiamento sia già in atto e sappiamo che non ci sarà un lieto fine, il mio lato positivo mi porta a sperare che si può ancora trovare un modo per migliorare le cose o evitare che peggiorino. Il mio articolo di oggi, collegato alle rubriche uscite in settimana sui miei profili social, è un reminder a prendere il nostro pianeta sul serio e il mio suggerimento parte proprio dalla moda, mio eterno argomento di conversazione. Esistono tantissimi modi per salvare l’ambiente anche attraverso la moda che spesso è considerata frivola e elitaria ma che, se conosciuta bene, offre tantissimi spunti per trasformarci da semplici cultori ad appassionati consapevoli. Vorrei concentrare il focus di oggi sulla moda sostenibile da intendere come un ramo intero del settore dedito alla valorizzazione di prodotti di qualità, alla moda senza sprechi e senza consumi, a brand che si oppongono alla produzione in serie e offrono un prodotto studiato per uno scopo benefico nei confronti di un mondo che ha bisogno di buone cause. Per intenderci meglio la moda sostenibile e inclusiva parla di scelte, di preferenze che comportano dei sacrifici ma di cui a lungo andare si apprezza il risultato. Per quanto io sia amante e provi ad essere portavoce con i miei contenuti della moda luxury, è giusto fare questa parentesi su un settore che ha bisogno di essere conosciuto e che spesso viene trascurato a causa della sbagliata informazione. La selezione che vi propongo oggi parla di 10 brand che provano a lasciare un’impronta positiva nel mondo con creazioni che non escludono un alto posizionamento nel mercato perchè la giusta causa non va interpretata come un distanziamento dal concetto di stile e tendenza. Se sentendo parlare di “moda sostenibile” pensi a vestiti fatti di plastica riutilizzata e pellicce sintetiche vuol dire che hai ancora bisogno di approfondire questo mondo e che rimarrai stupito scoprendo questi 10 brand che coniugano in modo eccellente moda e salvaguardia del nostro pianeta. 
1. BITE Studios: il minimalismo e la cura verso l’ambiente raccontato attraverso prodotti in fibre di cotone 
2. ARAMÙ: eleganza sartoriale realizzata solo in tessuti recuperati da importanti tessiture italiane 
3. THEMOIRè: borse vegane che minimizzano l’uso di risorse 
4. Agolde: prodotti realizzati con il 70% di materiale vegetale e con una fibra LYCRA nata a partire dal mais 
5. TAIPPE: fibre naturali o cellulosiche in prodotti genderless senza limiti di utilizzo 
6. Eileen Fisher: un brand che incoraggia a restituire i vecchi capi realizzati in lino biologico 
7. TG Botanical: tinture solo a base vegetale e materie prime naturali 
8. Veja: brand di sneakers che utilizza prodotti equosolidali 
9. EDARA: gioielli realizzati in portogallo dallo stile timeless, destinati a durare rimanendo sempre di tendenza 
10. Latte The Label: brand di intimo i cui prodotti sono interamente realizzati in fibra di bambù certificata.      
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